Tra le Malattie Infiammatorie Intestinali (IBD – Inflammatory Bowel Diesase) le più note sono la Colite Ulcerosa ed il Morbo di Crohn; la prima causa stati di infiammazione ed ulcere che coinvolgono selettivamente la mucosa dell’intestino crasso e del colon retto, mentre la seconda può interessare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dal cavo orale allo sfintere anale, ed ogni strato della parete intestinale.
Si tratta di malattie idiopatiche, ovvero la cui causa non è nota, provocate da una reazione immunitaria abnorme da parte dell’intestino nei confronti di alimenti o batteri della microflora intestinale che vengono riconosciuti come antigeni. Il risultato di questo squilibrio immunologico è il rilascio di citochine pro-infiammatorie da parte della mucosa intestinale che provocano stati di flogosi cronica più o meno gravi.
Alcuni ricercatori, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Gastroenterology, hanno ipotizzato che ci sia una relazione tra i livelli ematici di vitamina D e il decorso clinico delle IBD.
Hanno osservato, in particolare, che la vitamina D svolgerebbe un ruolo positivo nelle IBD, regolando il sistema immunitario nonchè modulando il microbioma intestinale. Essa stimolerebbe, infatti, la riduzione delle citochine pro-infiammatorie e, al contempo, la produzione di citochine anti-infiammatorie che contribuirebbero, così, ad un miglioramento dello stato infiammatorio nei pazienti affetti da IBD.
Tutto ciò si rifletterebbe, non solo sul grado di severità di queste patologie, ma anche sulla qualità della vita, l’impiego di farmaci e il ricorso all’assistenza sanitaria nei soggetti interessati.
Sono, ancora, necessari ulteriori studi scientifici per avvalorare quanto riportato in questo studio, che apporterebbe importanti benefici per i pazienti che soffrono di Malattie Infiammatorie Intestinali.